Articolo originale di Franco Bianchi sul messaggio dei sintomi.
Che cos’è la diplopia?
La diplopia si presenta con uno sdoppiamento dell’immagine quando viene visto con entrambi gli occhi aperti: se chiudessimo un solo occhio vedremmo l’immagina unica, altrimenti, se così non fosse, nella chiave di lettura energetica, ci troveremmo in presenza di astigmatismo.
Si tratta di un mancato funzionamento in sincrono dei due occhi. L’occhio percepisce informazioni, le mette a fuoco fin dove riesce e dove può, quindi le invia al cervello in una zona occipitale che crea le immagini provenienti dai due occhi stessi, che vengono a loro volta sovrapposte fino a diventare una sola.
La meraviglia di queste due fonti di percezione permette di avere il senso delle distanze, definita in fotografia come profondità di campo.
Quando l’immagine rimane sdoppiata il cervello non fa coincidere le due immagini, come avviene per il classico ubriaco che vede doppio. Che cosa accade dunque dentro la nostra coscienza quando si manifesta il sintomo descritto?
Il significato energetico della diplopia
Gli occhi, nel loro insieme, sono collegati allo stato di coscienza della libertà (3°Chakra). In questo caso, quindi, avremo di fondo il non sentirsi liberi, mentre i due occhi, presi separatamente, rappresentano le due energie di cui siamo composti, cioè quella maschile e femminile.
La metafora energetica, dunque, parla di una difficoltà a integrare e mettere a fuoco queste due energie con la conseguenza di sentirsi imprigionati. Potrebbe trattarsi di una disputa tra papà e mamma, fratello e sorella, marito e moglie o anche tra figli, con il risultato di non sentirsi liberi come ad esempio il sentirsi presi tra due fuochi.
Più rara, ma possibile, è la possibilità di restare in mezzo tra le due energie all’interno dello stesso individuo, come gli affetti da una parte e la volontà dall’altra, come se si dovesse optare per forza per una delle due a scapito dell’altra, con il risultato di sentirsi ancora imprigionati.
La soluzione passa attraverso il dirimere queste situazioni o, qualora siano riferiti a persone esterne al soggetto, non farsi coinvolgere più di tanto.
Esempi pratici di casi di diplopia
Ricordo una signora con due figli, maschio e femmina, affetta da diplopia. Appena ha udito la spiegazione le è stato chiarissimo che era dovuto ai continui litigi che i figli avevano tra loro e che la facevano sentire in difficoltà, non potendosi schierare né con l’uno né con l’altra. Appena prese le distanze da questa situazione è stata in grado di vedere chiaramente da entrambi gli occhi dopo una notte di riposo.
Conclusioni
In ogni caso è importante tenere sempre a mente che la vista è una metafora di come vediamo la vita, ossia a un certo modo di vedere corrisponde un certo modo di pensare. Cambiare percezione in relazione a ciò che non ci fa stare bene è un’eccellente modo per sciogliere le tensioni all’origine del sintomo.
Approfondimenti
Da un punto di vista energetico, il Chakra primario coinvolto, così come per gli altri sintomi legati alla vista, è il terzo (giallo). Sarà quindi opportuno portare l’attenzione sia sul proprio senso di libertà che sulle percezioni correlate.
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Articolo originale scritto da Franco Bianchi.
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