Articolo originale di Franco Bianchi sul messaggio dei sintomi.
Che cos’è il Glaucoma?
Il glaucoma consiste in un aumento eccessivo della pressione interna dell’occhio, che può coinvolgere anche il nervo ottico a volte in modo irreversibile, arrivando perfino alla perdita della visione.
Da un punto di vista fisico il sintomo si presenta con la riduzione del campo visivo dove, generalmente, la visione centrale è l’ultima parte ad essere colpita.
Il significato energetico
Da un punto di vista energetico, invece, il sintomo esprime una metafora molto semplice: la persona si sente bloccata, non libera, come fosse legata o incatenata in una certa situazione perché avverte di essere fortemente sotto pressione.
In tal senso il restringimento del campo visivo (conseguenza della pressione) porta la persona a impedirsi di vedere altri aspetti di ciò che lo circonda.
La “fonte” di questo stato di pressione psicologica è qualcuno o qualcosa in particolare considerato un’autorità, cioè che esercita su di essa un potere di comando.
Normalmente questa situazione è più prevedibile in un ambito lavorativo, laddove un capo molto esigente o insicuro potrebbe chiedere molto (troppo) ai suoi collaboratori, oppure durante un momento di difficoltà del mercato, di una crisi prolungata, di uno scontro con un concorrente o a causa dell’introduzione di una nuova legge limitante.
Tuttavia, la dinamica di stress legata al glaucoma, potrebbe manifestarsi anche nelle relazioni affettive, come ad esempio nel caso in cui la relazione tra i partner fosse molto sbilanciata ed uno dei due avesse assunto un ruolo preminente, facendolo pesare in continuazione.
Anche la relazione con un genitore (autorità) potrebbe essere causa del sentirsi troppo sotto pressione, come nel caso di un papà o una mamma molto pretenziosi; idem dicasi di una situazione familiare complessa con più figure che si disputano ruoli di rilevanza, mettendo in difficoltà il resto della famiglia.
Infine, altra causa del sentirsi troppo sotto pressione, potrebbe essere anche una situazione nella quale l’individuo non riesce e far valere la propria autorità, gli altri non obbediscono ai suoi dettami dimostrando, con i fatti, che chi comanda sono gli altri.
Conclusioni
Chi soffre di glaucoma è, quindi, una persona molto stressata. La definizione della parola STRESS, secondo il suo coniatore, il Dott. Hans Selye, è la sindrome da adattamento, ovvero tutto ciò che mettiamo in atto per reagire ad un cambiamento proveniente dall’esterno.
Se ci adattiamo riusciamo a ben gestire lo stress, in caso contrario lo subiamo e dobbiamo fare i conti con le conseguenze.
Più attorno a noi si verificano cambiamenti, più dobbiamo adattarci e siamo stressati: quando, ad esempio, qualcuno vicino a noi cambia continuamente idea diventa una fonte infinita di stress per chi deve subire questo continuo cambiamento di idee e di umore.
Nella medicina ufficiale si cerca di tenere a bada il glaucoma in vari modi ma è comunque considerato un sintomo irreversibile. Personalmente ho verificato più volte di persone che hanno ottenuto grandi risultati attraverso un semplice ma prolungato e ripetuto rilassamento psico-fisico, accompagnato da un lavoro interiore sulla percezione della propria autorità.
L’immagine della personalità di un individuo sofferente di glaucoma è quella che ci offre il Manzoni quando parla di don Abbondio e lo paragona ad un vaso di terracotta in mezzo ai vasi di ferro.
Non si tratta necessariamente di una persona debole, ma di qualcuno che si sente un po’ “stritolato” in qualche ambito della propria esistenza.
Approfondimenti
Da un punto di vista energetico, il Chakra primario coinvolto, così come per gli altri sintomi legati alla vista, è il terzo (giallo). Sarà quindi opportuno portare l’attenzione sia sul proprio senso di libertà che sulle percezioni correlate.
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