Articolo originale di Franco Bianchi sul messaggio dei sintomi.
Oggi parliamo di acne. In seno alla categoria di articoli dedicati al linguaggio dei sintomi, di seguito ne vedremo il significato energetico (brufoli, eruzioni cutanee, inestetismi della pelle).
La pelle, energeticamente, rappresenta la parte che delimita il nostro corpo dal resto del mondo, lo racchiude e mostra all’esterno “chi sono io e come sono fatto”. Più in generale è associata alla personalità, ciò che faccio vedere di me.
La pelle del viso è l’ultima cosa che si copre, se non in condizioni di temperature rigide, proprio perché atta ad evidenziare la propria riconoscibilità e individualità.
In quest’ottica possiamo notare come l’uso del velo e del burka diventino la negazione della personalità; cosa assolutamente coerente con la filosofia di come vengono considerate le donne laddove se ne fa un largo uso.
Nel caso in cui ci trovassimo ad avere degli inestetismi della pelle del viso, questi ci parlano di difficoltà relazionali con qualcuno a noi vicino, di un non sentirsi liberi in alcune relazioni, sia affettive che lavorative o amicali, nelle quali ci impediamo di mostrarci come vorremmo, pena il creare disagi nella relazione (secondo la ns percezione, ma non è mica detto che poi sia realmente così).
Capita, nelle relazioni, anche di sentirsi invasi, aggrediti o soffocati. Mettiamo così in moto il meccanismo del diventare più “brutti”: così facendo teniamo gli altri un po’ lontane o facciamo in modo che si avvicinino con meno frequenza in modo da alleviare il se.
La dimensione dello sfogo indica l’intensità del disagio percepito. Il come reagisco a tale difficoltà passa attraverso un aumento del controllo della situazione: ho la necessità di verificare che le persone stiano lontane da me, che non mi soffochino.
Nel caso in cui la manifestazione dell’acne fosse collegata alla sfera lavorativa, l’individuo potrebbe sentirsi sotto pressione, vivere un momento di difficoltà con le persone che incontra quotidianamente, avvertire che tutti pretendono qualcosa da lui/lei senza che possa esprimersi liberamente.
Altre volte l’acne è collegato alla sfera sessuale, cosa più comune per le donne: imbruttendosi, attraverso brufoli o eczemi, la donna diventa meno attraente e può così tenere lontani eventuali spasimanti, percepiti come troppo intraprendenti, invadenti o aggressivi.
Di conseguenza il messaggio è che non posso permettermi di essere ciò che sono, devo limitare la mia bellezza fisica.
L’acne giovanile
L’acne giovanile, che coinvolge entrambi i sessi, ci parla di un tenere lontane le relazioni verso le quali ci si sente attirati ma che, al contempo, spaventano a causa della giovane età e sono percepite come da tenere sotto controllo.
Il sesso, in questa fase della crescita, è un’area grigia, piena di attenzioni e di ormoni ma anche di dubbi e insicurezze che creano disagi fino a che non si impara a destreggiarsi. Quando ciò accade, l’acne sparisce velocemente, così come è arrivato.
Quando le eruzioni cutanee sono localizzate in altre parti del corpo, avremo dei messaggi di fondo uguali ma con sfaccettature diverse. Si tratta, in ogni caso, di tenere eccessivamente sotto controllo la situazione, che però può cambiare:
• sul petto parla di un eccesso di controllo nella sfera affettiva, ossia con una o più delle persone vicine al nostro cuore
• su entrambe le gambe il messaggio dice che tendiamo a ipercontrollare la situazione per sentirci al sicuro
• sull’addome significa che stiamo tenendo bloccate le emozioni (invece di esprimerle) come rabbia, paura o sensi di colpa
• sul collo o sulle braccia significa che stiamo bloccando (sempre attraverso un eccesso di controllo) qualcosa da esprimere (e non solo verbalmente, anche artisticamente).
Se nel braccio destro è un qualcosa relativamente all’energia maschile (con un uomo o nell’espressione della mia energia maschile come ad esempio p, agire, rischiare); nel braccio sinistro la tensione è relativa a quella femminile (verso una donna oppure riguarda la mia energia femminile: emozioni, affetti, sensazioni).
Questa distinzione vale per tutti coloro nati destrorsi. Per i nati mancini, anche se successivamente corretti, sarà l’opposto.
• sulle mani possiamo leggerlo come un impedirsi di prendere, di afferrare dalla vita ciò che conta, quindi amore, emozioni, denaro, soddisfazioni, amicizie e così via.
In tutti questi casi il non sentirsi liberi si abbina con un aumento eccessivo del livello di controllo della situazione.
Esempi di tensioni sfociate in acne:
Ricordo una mia amica commercialista in carriera, molto stressata, che mostrava bubboni rosso/violacei di grandi dimensioni sia sul petto che le braccia ed il viso.
L’aspetto complessivo visivamente era di notevole impatto negativo e tali bubboni facevano contrasto con la carnagione eterea della signora.
Aveva un grande carico di lavoro ed i suoi clienti continuavano a chiederle suggerimenti contabili ed amministrativi, spesso andandola a trovare in studio senza appuntamento, perché così era uso, ma la sua percezione era di una grande perdita di tempo.
Lo sfogo cutaneo aveva risolto parzialmente il problema: i suoi clienti avevano spontaneamente iniziato a chiamarla solo al telefono, anziché andarla a trovare di persona.
Un professionista, manager di una organizzazione multinazionale, si è trovato a gestire una grande ed occasionale mole di lavoro con una scadenza precisa decisa dallo Stato e non prorogabile.
Un grande sfogo cutaneo sul viso tradiva il suo stress del dover conciliare le necessità dei suoi clienti con l’occasionalità dell’evento avente scadenze non modificabili. Non aveva tempo, non poteva delegare e si sentiva in trappola di un sistema che decideva a suo uso e consumo.
Una signora, in viaggio di nozze ai tropici, mostrava improvvisamente un grande eczema al viso ed al petto, la cui causa era imputata al sole.
La lettura energetica mostrava una difficoltà a lasciarsi andare nel vivere l’intimità col neo sposo, cosa ovviamente logica vista la situazione. Il neo marito doveva obbligatoriamente lasciarla in pace vista la presenza di pruriti e bruciori, soprattutto notturni.
È significativo che in molti casi si riscontrano disagi in coppie durante il viaggio di nozze.
Conclusioni
Da un punto di vista energetico l’acne rappresenta una tensione nel terzo Chakra, nello specifico in merito al senso di libertà (di essere se stessi, di mostrarmi al mondo per ciò che sono).
Per sciogliere questa tensione sarà quindi fondamentale, come primo passo, cambiare la percezione iniziale e permettersi di sentirsi liberi di essere se stessi.
Inoltre è consigliabile l’ascolto di meditazioni di rilassamento psicofisico: abbatte lo stress e basifica, grande toccasana generale e particolarmente utile in situazioni di tensione del terzo Chakra.
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Articolo rivisitato, fonte originale scritta da Franco Bianchi.
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